W. A. Mozart, Die Entführung aus dem Serail (Il ratto dal serraglio)
Prima rappresentazione: Vienna, Burgtheater, 16 luglio 1782.
Libretto di Ch. Fr. Bretzner (1748-1807), adattato da J.G. Stephanie d.J. (1741-1800)
_________________________________________________________________________________
- Un esempio di opera tedesca (Singspiel), precedente Il Flauto magico (Die Zauberflöte, 1791), nel quale i pezzi musicali (arie e pezzi d'insieme, anche recitativi accompagnati) sono alternati a parti recitate.
- Accanto ai temi comici, sono evidenti i temi sentimentali e patetici, in particolare nei personaggi di Konstanze e di Belmonte; in Konstanze troviamo una importante anticipazione del tema romantico della natura, intesa come rispecchiamento dell'anima.
- Alcuni personaggi sono caratterizzati dal tono popolaresco (ad es. Pedrillo); nel caso di Osmin esso è associato ad una comicità giocata su effetti vocali arditi che descrivono la sua goffaggine, spaziando dal registro acuto a suoni molto bassi, fino ad un 're1'.
- Molto importante la strumentazione e la condotta sinfonica del discorso musicale: come è tipico della tradizione operistica tedesca, l'orchestra ha spesso una sua autonomia di sviluppo musicale, sulla quale le voci si inseriscono con estrema duttilità di stili vocali e con frequente ricorso alle imitazioni contrappuntistiche.
- La forma musicale dei pezzi è molto varia e articolata, dimostrando l'influenza del repertorio strumentale, nella evoluzione raggiunta nel secondo Settecento, di cui Mozart è esponente sommo (sinfonie, concerti, musica da camera).

________________________________________________________________________________
Ouverture
- Nella Ouverture, in Do Maggiore, il Presto in 2/2 è una esposizione di forma bitematica, con primo tema in Do Maggiore e secondo tema (di fatto uguale al primo) in Sol Maggiore. A questa esposizione segue un Andante in do minore in 3/8, che anticipa il tema dell'Introduzione all'atto I (dove sarà riproposto in modo Maggiore).
La ripresa abbreviata del Presto si conclude su una cadenza sospesa alla dominante, che collega direttamente all'inizio dell'atto I. Notare l'orchestrazione, che prevede gli strumenti tipici dell'ambientazione turca (flauto piccolo in sol, triangoli, piatti e "tamburo turco"). Esiste anche una versione "chiusa" di questa Ouverture per l'esecuzione in concerto, con riesposizione completa e cadenza conclusiva sul I grado di Do Maggiore: questa versione non è stata scritta da Mozart, ma da Johann Anton Andrè (1775-1842), editore della musica di Mozart.
________________________________________________________________________________
Atto I
- Il pezzo n.1 Aria di Belmonte Hier soll ich dich denn sehen, in Do Maggiore, Tempo di Minuetto, è un'Aria di entrata del tenore Belmonte, definita da Mozart in una lettera "eine kleine Ariette", cioè "una piccola Arietta"; tuttavia le agilità e i fiati lunghi rendono questo pezzo piuttosto impegnativo sul piano dell'esecuzione. Il nobile Belmonte arriva davanti al palazzo del Pascià Selim perché vuole ritrovare la sua amata Konstanze, che è stata rapita.
- Il pezzo n.2, Lied (Osmin) und Duett (Belmonte-Osmin) Wer ein Liebchen hat gefunden, presenta il Lied di Osmin in sol minore (Andante in 6/8), in tre strofe (la seconda variata nella strumentazione, la terza più sensibilmente variata), all'interno delle quali si inserisce il parlato di Belmonte. Osmin è caratterizzato da un linguaggio colorito e popolare: è il guardiano del serraglio e lo custodisce esprimendo diffidenza nei confronti di chiunque possa insidiare la fedeltà delle fanciulle. Il Duetto, anch'esso in sol minore, è un Allegro in 4/4, interrotto da un Recitativo accompagnato e poi ripreso, con una Coda (Presto in 6/8), in Re Maggiore, cioè nella tonalità della dominante. Belmonte cerca di prendere notizie, anche riguardo il suo servitore Pedrillo, ma è scacciato in malo modo da Osmin.
- Nella scena III (parlato) entra Pedrillo, cui Osmin esprime la sua rancorosa diffidenza.
- Il prezzo n.3 Aria di Osmin Solche ergelaufne Laffen, Allegro con brio in 4/4, in Fa Maggiore, caratterizza ulteriormente il personaggio di Osmin, che si presenta come un sospettoso nemico di tutti gli uomini che si avvicinano al serraglio. Pedrillo lo definisce un "Menschenfeinde", cioè un misantropo. Il suo linguaggio colorito è ricco di imprecazioni, contestualizzate nell'ambiente. L'attacco del tema esprime la sua pervicace ostinazione: trilli, progressioni ascendenti, ripetizioni:
La progressione alle batt. 48 e segg. è evidentemente collegata al testo ("io ho capito"). La forma del pezzo è bipartita bitematica: le due ripetizioni corrispondono a due ripetizioni delle prime due sestine del testo; il secondo tema, che corrisponde alle parole "eureTücken, eure Ränke" ("i vostri trucchi, i vostri inganni") è dato la prima volta in Do Maggiore (tonalità della dominante), la seconda volta in Fa (tonica). A batt. 126 inizia la terza sezione del testo, reso musicalmente con un comico sillabato veloce su suoni ribattuti. Dopo la parte in parlato, una nuova situazione musicale (Allegro assai in 3/4, in la minore), veloce, agitata, molto ripetitiva nel suo continuo insistere sui suoni della dominante e della tonica e poi sulla cadenza perfetta. La tessitura di questo personaggio, che vocalmente è un basso, è estesa, dal fa1 al fa3, con insistenza sui suoni più gravi, ma anche sugli acuti.
- Nella scena IV (parlato) Pedrillo informa Belmonte: dopo l'assalto dei pirati, il Pascià ha comprato Konstanze, Blonde e lui. Il Pascià non ha abusato di Konstanze (non altrettanto forse può dirsi di Osmin nei confronti di Blonde). Pedrillo si è guadagnato così bene la fiducia del Pascià da poter parlare con le sue ragazze nel giardino. I due meditano la fuga. Prima di ciò Pedrillo presenterà Belmonte come valente architetto al Pascià.
- Il pezzo n.4 Recitativo Konstanze, dich wiederzusehen, dich! in 4/4 in La Maggiore e Aria di Belmonte O wie ängstlich, Andante in 2/4 in La Maggiore, rappresenta l'effusione della piena d'amore di Belmonte per Konstanze all'idea di rivederla. Il recitativo accompagnato, di sole quattro battute, è caratterizzato dagli interventi dell'oboe in eco. Nell'aria, le appoggiature cromatiche e le piccole pause esprimono i sospiri d'amore, seguono poi le figurazioni di agilità che sono tipiche della vocalità di questo personaggio. Il verso "Lohnt der Trennung bangen Schmerz" ("Ricompensa le ansiose pene della separazione") è resa, dopo una cadenza evitata, con una frase in modo minore. Il verso "Es hebt sich die schwellende Brust" ("Il petto si solleva nel gonfiarsi") è reso con una progressione ascendente e figurazioni nell'orchestra che esprimono l'inquietudine:
La ripresa (da batt.60) modifica l'ordine dei versi, per concludere ripetendo varie volte il concetto principale: "Klopft mein liebevolles Herz" ("Batte il mio cuore pieno d'amore").
- Il pezzo n.5 A è una Marcia in Do Maggiore, costituita da una prima parte di 12 battute con ritornello e una seconda parte di 8+8 battite con ritornello. Segue il pezzo n.5 B, Coro dei Giannizzeri, Allegro in 2/4, che sembra iniziare in la minore (in realtà è un VI di Do Maggiore); il pezzo è tripartito e la parte centrale è affidata a un quartetto di solisti, con un piccolo fugato. Nuovamente la "turcheria" è caratterizzata dalla strumentazione. oltre che dal ritmo di "marcia turca". Da notare che si tratta di un coro misto, pur essendo un gruppo di militari. Questa scena ha la funzione drammaturgica di separare l'inizio dell'opera dall'entrata del Pascià e di Konstanze.
- Nella scena VII (parlato) il Pascià Selim cerca di capire il motivo della tristezza di Konstanze.
- Il pezzo n.6 Aria di Konstanze Ach ich liebte, Adagio-Allegro in 4/4 in Si bemolle Maggiore, è la prima di tre arie del personaggio nel corso dell'opera. Konstanze descrive la sua felicità perduta e la sofferenza per l'attuale lontananza dall'amato. L'aria si suddivide nelle parti A1-B1-A2-B2, dove A e B corrispondono alle due quartine del testo; ma l'articolazione formale è più complessa: la parte A1 è un Adagio in Si bemolle Maggiore; la parte B1 è un Allegro nella stessa tonalità (variante del primo tema), con un secondo tema in Fa Maggiore (da batt. 25) che corrisponde al quarto verso della seconda quartina; la parte A2 riprende il tema dell'Adagio, ma inserito nel tempo Allegro (la parte del canto è analoga a quella dell'Adagio, ma con valori ritmici aumentati); prosegue poi con B2 e poi con il secondo tema, mantenendo sempre la tonalità di Si bemolle Maggiore. La vocalità di Konstanze si definisce come soprano lirico-leggero con colorature e tendenza al registro acuto, toccando varie volte il re5, anche ribattuto, come ad es. a batt.36.
- Nella scena VIII (parlato) Pedrillo presenta Belmonte come architetto a Selim.
- Nella scena IX (parlato) Pedrillo consiglia a Belmonte di non far notare la sua passione per Konstanze.
- Nella scena X (parlato) Osmin non vuole che Pedrillo e Belmonte entrino nel palazzo e li aggredisce con il suo gergo abituale, contrapponendosi anche alla eccessiva bontà del Pascià, che è "tenero come il burro" ("weich wie Butter").
- Il pezzo n.7 Terzetto Belmonte-Pedrillo-Osmin Marsch, marsch, marsch!, è un buffo alterco tra i tre personaggi maschili, che conclude il primo atto. La prima parte è un Allegro in 2/4 in do minore, con un episodio in Mi bemolle Maggiore (da batt.41) e poi un episodio modulante alla dominante di Do Maggiore. La seconda parte (da batt. 98) è un Allegro assai in 4/4 in Do Maggiore. La prima entrata dei due tenori (batt.14) è sullo stesso inciso tematico di Osmin, in imitazione; poi, alla replica di Osmin, procedono omoritmicamente contrapponendosi a lui (batt.23 e segg.). A batt.36 imitano Osmin, poi nuovamente contrapposti da batt.41 ed è Osmin ad imitarli (batt.51), per poi procedere tutti e tre omoritmicamente. Quindi riprende il contrasto tra gli incisi imperiosi di Osmin e le repliche dei due in imitazione (batt.61 e segg.). I due tenori sono "alleati" (anche musicalmente) contro il basso; notiamo ad es. le scalette all'unisono (batt.109-110):
e poi il ritmo contrapposto a quello del basso: (batt.119 e segg.), con effetto comico. 
________________________________________________________________________________
Atto II
- Il pezzo n.8 Aria di Blonde Durch Zärtlichkeit und Schmeicheln, Andante grazioso in 2/4 in La Maggiore, presenta il personaggio di Blonde: maltrattata da Osmin, gli ricorda che con le ragazze europee non si possono usare maniere rudi, ma tenerezze e blandizie. La cantabilità che esprime il testo della prima quartina si alterna a modulazioni, cromatismi, salti e agilità nella seconda quartina: notare le rapide scalette ascendenti verso l'acuto (tocca il mi5 alle batt. 90-91). La parte strumentale è affidata prevalentemente alle sonorità morbide degli archi. La forma completa prevede A1-B1-A2-B2-A3-B3, ma sono possibili alcuni tagli.
- Nel dialogo seguente della scena I, Blonde e Osmin discutono sul trattamento da riservare alle donne in Turchia. Blonde si definisce "inglese, nata per la libertà" ("Ich bin eine Engländerin, zu Freiheit geboren") e più avanti "nata per la gioia" ("zu Freude genoren"). Comicamente, dichiara che gli uomini devono essere schiavi delle donne e si propone di istruire a ciò anche le donne turche. Blonde rinforza la sua posizione richiamandosi alla sua signora, Konstanze, che è la favorita del Pascià.
- Il pezzo n.9 Duetto Blonde-Osmin Ich gehe, doch rate ich dir, Allegro in 6/8 in Mi bemolle Maggiore, con una parte centrale Andante in do minore e poi terza parte Allegro assai in Mi bemolle Maggiore. Nella prima parte i due procedono dialogando in alternanza. Osmin scende fino al 'mi bem.1' alla batt. 31 (le impone di obbedirgli), poi risale fino al 'fa3'. Anche Blonde scende fino al 'la bem.2' alla batt. 49 (rifuta l'obbedienza e lo prende in giro, paragonandolo ad un "Grossmogul", cioè ad un imperatore orientale), poi risale fino al 'si bem.4'. Nella seconda parte notiamo una grande estensione nella parte di Osmin e agilità nella parte di Blonde. La terza parte è caratterizzata da un concitato battibecco con sillabato comico su suoni ribattuti.
- Nella scena II (parlato) Blonde, vedendo giungere Konstanze, paragona la condizione di lei alla propria, benché la sua sia un po' più favorevole, perché almeno può vedere il suo amato Pedrillo.
- Nel pezzo n.10 Recitativo accompagnato Welcher Wechsel herrscht in meine Seele e Aria di Konstanze Traurigkeit ward mir zum Lose Konstanze, nel Recitativo (Adagio in 4/4 in Mi bemolle Maggiore, modulante verso la cadenza a Re Maggiore, dominante di sol minore), rimpiange le gioie perdute. L'introduzione dell'orchestra (6 battute) esprime la tristezza di Konstanze con le sonorità morbide degli archi, il ritmo spezzato dalle pause e poi caratterizzato da sincopi, le appoggiature dissonanti:
La frase "Banger Sehnsucht Leiden" ("Le pene di una dolorosa nostalgia") è ripetuta due volte sopra accordi di settima diminuita. L'Aria (Andante con moto, in 2/4, in sol minore), la seconda del personaggio, è costituita da due strofe di cinque versi: l'animo della ragazza è paragonato ad esempi naturali (la rosa avvizzita, l'erba inaridita dall'inverno, la brezza che non può sopportare l'angoscia dell'anima) preannunciando temi del Romanticismo. Forma bipartita bitematica (A1-B1-A2-B2), dove B corrisponde alla seconda strofa dei versi; B1 è al relativo maggiore (Si bemolle Maggiore), mentre B2 è nel tono di sol minore. La vocalità è costantemente cantabile, senza agilità, con vari artifici espressivi: pause sul tempo forte o che spezzano la frase, appoggiature, cromatismi, sincopi su intervallo di quarta aumentata. Effetti di eco nell'orchestra (ad es. a batt.15). Notare in orchestra la presenza di due corni di bassetto.
- Nel seguito della scena II (parlato) Blonde cerca di rassserenare Konstanze mostrandole gli aspetti della natura amica: la bellezza della sera, la fioritura, il canto degli uccelli. L'ottimismo della ragazza prefigura o il pagamento di un riscatto o un rapimento con astuzia.
- Nella scena III (parlato) Konstanze rifiuta nuovamente l'amore del Pascià, perché, dice, non può essere imposto con la forza, come pretendono i Turchi. Piuttosto, preferisce morire. Il Pascià minaccia di imporle "supplizi di ogni sorta" ("Martern von allen Arten").
- Il pezzo n.11 Aria di Konstanze Martern aller Arten è la terza aria del personaggio. Allegro in 4/4 in Do Maggiore. Nella prima sestina del testo Konstanze ribadisce che sopporterà ogni supplizio per restare fedele a Belmonte. Nel gruppo di quattro versi centrali, cerca di convincere il Pascià a commuoversi: ne avrà ricompensa dal cielo. Nell'ultima sestina ribadisce che affronterà ogni pena e tormento fino alla morte. Notiamo una lunga introduzione orchestrale di 60 battute ed è importante notare la presenza in orchestra di quattro strumenti solisti, flauto, oboe, violino e violoncello, che entrano in successione e poi insieme espongono (a batt.24), il secondo tema, in Do. L'entrata di Konstanze sul primo tema esprime la sua energia volitiva mediante il ritmo, l'uso dei gradi fondamentali della scala, il salto ascendente di sesta Maggiore sul 'la4' e le agilità vocali:
Il secondo tema, con i quattro strumenti solisti (batt.93) è in Sol Maggiore. Le agilità della voce giocano con quelle dei quattro strumenti solisti. Il secondo tema corrisponde alla quartina centrale del testo. Da batt.121 la voce scende con suoni lunghi fino al 'si2'. Da batt.160 l'ultima sestina del testo corripsonde ad un Allegro assai in 4/4 (di fatto 2/2) in Do Maggiore: anche qui la vocalità è molto affermativa, con suoni lunghi, ritmo, prevalenza dei gradi principali. A batt. 197 riprende il secondo tema in Do ("primo tempo") con il testo della quartina centrale. Nuovamente scende con suoni lunghi fino al 'si2' e poi risale perentoriamente al 'do5', tenuto lungamente. A batt.242 riprende l'Allegro assai col testo dell'ultima sestina. In conclusione, si tratta di un'aria di straordinario impegno vocale, sorretto da un solido impianto sinfonico e formale, con l'apporto di quattro strumenti solisti, concertanti in dialogo con la voce.
- Nella scena IV (parlato) Selim, rimasto solo, esprime sconcerto per questo coraggio della ragazza. Non riuscendo ad averla né con le lusinghe né con le minacce, si propone di conquistarla con l'astuzia.
- Nella scena V (parlato) Blonde confronta la sua situazione con quella di Konstanze e si dichiara meno arrendevole di lei alle pene d'amore per gli uomini. Preferisce "pensarla alla musulmana" ("muselmännlisch denken").
- Nella scena VI (parlato) sopraggiunge Pedrillo, che informa Blonde dell'arrivo di Belmonte e del piano di fuga notturno: Osmin sarà addormentato da un sonnifero.
- Il pezzo n.12 Aria di Blonde Welche Wonne, welche Lust esprime la felicità della ragazza per se stessa e per Konstanze. Allegro in 2/4 in Sol Maggiore. Aria monotematica bipartita: la prima parte conclude nella tonalità della dominante; la ripresa a batt. 68 (tema e primo verso del testo) è in tonica e conclude la seconda parte in tonica. Da batt. 135 una coda di 47 battute nella tonalità di Sol. Stile vocale e musicale popolaresco.
- Nella scena VII (parlato) Pedrillo vorrebbe essere già al largo, fuori pericolo, ma si convince a non esitare, ad essere coraggioso per realizzare la fuga.
- Il pezzo n.13 Aria di Pedrillo Frisch zum Kampfe, frisch zum Streite esprime la volontà di combattere, con coraggio e risolutezza, perché solo i codardi hanno paura. Allegro con spirito in 4/4 in Re Maggiore. La tonalità e l'uso delle trombe ("clarini") con i timpani caratterizzano il sentimento battagliero, così come il tema, molto affermativo, con arpeggio ascendente di tonica, andamento ascendente per le prime quattro battute, ritmo baldanzoso e puntato:
Forma di Rondò semplice A-B-A-B-A. La sezione B (batt.28) è alla dominante, la ripresa di A in tonica alla batt.39, la seconda ripresa di B (batt. 55) è in tonica. Da batt.66 l'ultima ripresa di A, in tonica, con coda molto affermativa. Anche nella vocalità prevale questo carattere affermativo: salti ascendenti, suoni della triade, ripetuti slanci sul 'la' acuto.
- Nella scena VIII (parlato) Pedrillo convince Osmin a bere del vino, che sarebbe proibito dalla religione islamica.
- Il pezzo n.14 Duetto Pedrillo-Osmin Vivat Bacchus! Bacchus lebe! è la situazione in cui Osmin, pur timoroso del giudizio divino, si lascia convincere a bere e con Pedrillo inneggia alla bellezza femminile. Allegro in 2/4 in Do Maggiore. Duetto comico e vivace, aperto dalla frase affermativa di Pedrillo, cui segue il dubbio interrogativo di Osmin, poi (alla replica di Pedrillo) l'affermazione di Osmin, scendendo comicamente al registro grave nel momento in cui constata la sua propria capacità di "osare". A batt. 39 l'esaltazione a due voci della bellezza femminile (in Sol Maggiore). La ripresa del tema iniziale (batt. 59) è affidata questa volta ad Osmin e poi replicata a due voci; segue la coda in Do Maggiore, che riafferma a due voci l'evviva alle belle ragazze.
- Nel seguito del dialogo Pedrillo arriva ad affermare che il vino dà più soddisfazione delle donne. Osmin è ormai ubriacato ed intontito dal sonnifero che Pedrillo ha mischiato al vino. Pedrillo lo porta a dormire.
- Nella scena IX (parlato) Belmonte si accorda con Konstanze e Pedrillo con Blonde per la fuga notturna.
- Il pezzo n.15 Aria di Belmonte Wenn der Freuden Tränen fliessen esprime le lacrime di gioia dell'amante che ha ritrovato l'amata dopo le pene della separazione. La seconda aria di Belmonte (dopo quella all'inizio dell'atto I; il personaggio canterà una terza aria anche nell'atto III) è un Adagio in Si bemolle Maggiore in 2/2. Tema cantabile con cromatismi carezzevoli che sottolineano la parola "Tränen" ("lacrime"). Al testo "Ach, Konstanze, dich zu sehen" ("Ah, Costanza, vederti") lo slancio vocale e le figurazioni in sedicesimi nell'orchestra esprimono la gioia appassionata del ritrovarsi. Abbiamo due versioni di questa sezione B in Fa Maggiore. Nella ripresa di A è prevista la possibilità di un taglio. La forma è bitematica bipartita, perciò la seconda ripresa di B è in Si bemolle. A batt. 84 inizia una nuova sezione, Allegretto in Si bemolle Maggiore in 3/4, in corrispondenza degli ultimi tre versi del testo. Di fatto, è un Tempo di Minuetto, confermato anche dallo stile della linea melodica. Il pezzo si sviluppa con una sezione di agilità, che però può essere tagliata.
- La scena prosegue con gli ultimi accordi tra i quattro personaggi sulle modalità della fuga notturna.
- Il Finale del II atto è costituito dal pezzo n. 16 Quartetto Konstanze-Blonde-Belmonte-Pedrillo "Ach, Belmonte! Ach, Konstanze!": i quattro personaggi pregustano la gioia della ritrovata libertà; però Belmonte si sente ancora inquieto, perché teme che Konstanze ami il Pascià. Anche Pedrillo sospetta di Osmin riguardo Blonde che, offesa, lo schiaffeggia. Alla fine, tutti rappacificati, tutti insieme cantano "Es lebe die Liebe!" ("Viva l'amore!"). La prima sezione del Finale è un Allegro in Re Maggiore in 4/4. Konstanze e Belmonte hanno un carattere musicale più lirico, mentre gli altri due presentano un sillabato più comico e vivace; poi tutti sintetizzano affermativamente nella sezione a 4. Nella parte successiva dello stesso Allegro, alle parole "Voll Entzücken, Freud und Wonne" ("Pieni di entusiasmo, gioia e delizia") notiamo che le parti dei due soprani sono spesso all'unisono, e altrettanto i due tenori una terza sotto. Segue la seconda sezione del Quartetto: Andante in sol minore in 3/8, che inizia con le parole di Belmonte "Doch ach! Bei aller Lust" ("Ma attenzione! In questa gioia"), espresse con tenerezza lirica, seguita da esitazioni ("Man sagt...", "Si dice...") sottolineate dalle pause. Su queste si sovrappone il dialogo tra gli altri due personaggi: mentre Konstanze si rattrista e piange, Blonde si arrabbia e schiaffeggia Pedrillo. Il diverso carattere delle due coppie rimane distinto in modo evidente nella diversa realizzazione musicale. Segue l'Andante in Mi bemolle Maggiore in 4/4, poi Allegro assai in si bemolle minore; quindi l'Adagio omoritmico, nel quale Konstanze si rivolge a Blonde e Pedrillo a Belmonte. Nell'Andantino in 6/8 in La Maggiore le donne commentano tra di loro l'offensivo sospetto degli uomini, mentre i due maschi commentano tra di loro che l'offendersi, da parte delle donne, è una prova della loro fedeltà; la breve sezione è omoritmica. Nell'Allegretto in La Maggiore in 2/2 ("Liebstes Blondchen" "Carissima Biondina") avviene la rappacificazione tra le due coppie. Il cantabile di Pedrillo viene ripreso da Belmonte sulla risposta di Blonde; poi si inserisce Konstanze con una tenera espressione di rammarico nei confronti dell'amato. Mentre Pedrillo usa gli stessi toni carezzevoli, anche imitando la linea melodica di Konstanze, Blonde replica con maggiore energia, mediante una figurazione in terzine. Le insistenti richieste dei due uomini (su armonie dissonanti e con frasi imploranti) ottengono il perdono, sancito da una frase solenne delle due donne, che è caratterizzata da salti ascendenti di 4a Giusta, ritmo più fermo ed entrata in imitazione. Il convincimento dei quattro, dapprima esitante, poi più deciso, conduce all'Allegro (assai) in Re Maggiore in 2/2, nel quale l'inno all'amore è espresso con una esposizione di fuga, seguita da altre sezioni contrappuntistiche alternate ad omoritmie affermative. In conclusione, si può notare, in questo lungo Finale d'atto, la differente caratterizzazione musicale dei personaggi, nel senso del moderno realismo teatrale pienamente compiuto nell'opera di Mozart.
________________________________________________________________________________
Atto III
- Nella scena I (parlato) Pedrillo e il marinaio Klaas preparano dalla nave le scale per la fuga delle due ragazze. Pedrillo teme l'ira del Pascià.
- Nella scena II (parlato) Pedrillo propone a Belmonte di attendere cantando una canzone.
- Nella scena III Belmonte canta un inno alla forza dell'amore: il pezzo n.17 Aria di Belmonte "Ich baue ganz auf deine Stärke" ("Io mi rimetto al tuo potere"); ciò che sembra impossibile al mondo può essere fatto attraverso l'amore. La terza Aria di Belmonte è un Andante in 2/2 in Mi bemolle Maggiore. La melodia scorrevole è proposta dai fiati, con andamento discendente nelle prime quattro battute, ma ammorbidito dalle carezzevoli figurazioni ascendenti in ottavi. Da batt. 5 prende slancio con le figurazioni più strette, i suoni ribattuti, poi (batt. 9) le sincopi e poi ancora ribattuti volitivi che contrastano l'incertezza armonica, determinata dalla modulazione transitoria a do minore (ottenuta con un VII7 caratterizzato dalla settima diminuita), per concludersi affermativamente a batt. 20. Questo carattere volitivo e cantabile, che si collega efficacemente al significato del testo, è ripreso nella prima esposizione del canto (batt. 21-32) e ribadito negli slanci ascendenti della seconda sezione (batt 35-44), che rappresenta un ponte modulante: a batt. 45 l'orchestra propone un secondo tema in Si bemolle Maggiore, ripreso dal canto sugli ultimi due versi del testo. Questa sezione, amabilmente cantabile, si sviluppa in agilità alle batt. 58-67. L'orchestra riprende in Si bemolle Maggiore il materiale dell'esposizione, abbreviato (batt. 67-78). La voce prolunga la sua brillante permanenza sugli ultimi due versi del testo, concludendo con un lungo Si bemolle che prepara la ripresa del canto sul primo tema in Mi bemolle Maggiore (batt. 99). La seconda sezione (ponte modulante) dà nuove occasioni di agilità alla voce. Il secondo tema in Mi bemolle Maggiore (batt. 135) porta alla Coda, nella quale il clarinetto (da batt. 148) propone nuove agilità in terzine di crome, riprese poi dal tenore.
- Nella scena IV (parlato) Pedrillo e Belmonte discutono sul momento opportuno per agire. Pedrillo afferma che "chi non ha coraggio, non se lo può dare" e poi allude ironicamente al carattere debole di suo padre (interessante tema psciologico, precorritore di studi futuri). Infine prende il mandolino e inizia a sua volta a cantare.
- Il pezzo n.18 Romanza di Pedrillo "In Mohrenland gefahren war" narra di una ragazza prigioniera in terra moresca, la cui sofferenza suscita il coraggio di un giovane ardimentoso, che la libera. Sono quattro strofe di cinque versi ciascuna. Romance (senza indicazione di movimento, ma di fatto un Andante) in 6/8 in si minore. Classico andamento di siciliana, che ne accentua il carattere dolce e popolaresco. L'orchestrazione prevede un accompagnamento di archi pizziacti, ad imitazione del mandolino. .
- Nel seguito della scena IV (parlato) Belmonte sale sulla scala ed entra nella casa per rapire Konstanze, mentre Pedrillo ribadisce la sua paura di essere ucciso. Poi anche Pedrillo sale sulla scala, per rapire Blonde.
- Nella scena V (parlato) Osmin, pur ancora intontito, con l'aiuto di un muto negro ("ein schwarzer Stummer") sorprende Pedrillo e Blonde, che riescono comunque a fuggire mentre una guardia ferma Osmin, non riconoscendolo. Le guardie recuperano Blonde e Pedrillo, che cerca di prendere in giro Osmin; poi ritrovano anche Konstanze e Belmonte, che cerca di corrompere Osmin con il denaro. Ma Osmin ordina che i quattro siano consegnati al Pascià.
- Pezzo n.19 Aria di Osmin "Ha, wie will ich triumphieren": Osmin canta la sua vittoria contro gli Haremsmäuse (i topi d'harem). La seconda aria del basso comico (dopo il n.3 nel primo atto) è un Allegro vivace in 2/4 in Re Maggiore. L'orchestra (caratterizzata anche dall'ottavino) esrpime la gioia scoppiettante del guardiano dell'harem, nelle sue 19 battute di esposizione. Ancora una volta il personaggio esprime comicamente la sua goffaggine: suoni affermativi mediante un ritmo perentorio (batt. 42-49), poi più lunghi e con discesa ridicola, addirittura fino al 're1', per poi fermarsi su un 'la' lunghissimo. Nella seconda ripresa del tema notiamo in particolare i salti di 8a e di 9a alle batt. 87-95. Nella terza ripresa, comiche agilità in terzine (batt. 155-163) e poi nuovamente suoni lunghi con un lunghissimo 're' grave (batt. 169-190). Nella quarta ed ultima ripresa il tono affermativo e sarcasticamente canzonatorio è ribadito dall'insistenza nell'alternanza 'la'-'re' (dominante-tonica). La forma dell'aria è un Rondò A-B-A-C-A-B-A, dove A musica i vv.1-3 del testo, B i vv.4-6 e C i vv.7-12.
- Nella scena VI (parlato) il Pascià, che era stato svegliato dagli schiamazzi notturni, viene informato da Osmin: i due schiavi cristiani sono stati sorpresi mentre rapivano le due donne dall'harem e sono stati arrestati. Belmonte e Konstanze vengono condotti alla presenza del Pascià. Selim è molto infuriato perché ritiene di essere stato imbrogliato dalla ragazza. Konstanze ribadisce il suo amore fedele per Belmonte e supplica la grazia per lui. Anche Belmonte implora la grazia per entrambi, umiliandosi fino ad inginocchiarsi (cosa da lui mai fatta prima di questo momento). Ma, svelando il suo nome, viene riconosciuto dal Pascià come il figlio del suo peggiore nemico. Evidentemente sembra giunto, per Selim, il momento della vendetta.
- Il pezzo n. 20, Recitativo e Duetto Konstanze-Belmonte, prevede nuovamente un recitativo accompagnato, come già ai nn. 4 e 10 (rispettivamente di Belmonte e di Konstanze): ora insieme; i due personaggi più lirici dell'opera sono dunque caratterizzati anche da questa forma musicale, che rappresenta in modo immediato i turbamenti del loro animo. Il Recitativo "Welch ein Geschik!" corrisponde a tre quartine di versi, di cui la prima e la terza affidate al tenore, la seconda al soprano. Adagio in 4/4 in Fa Maggiore. Belmonte è disperato, mentre Konstanze vede nella morte un passaggio verso la pace; le sue parole dolci sono consolanti per Belmonte. L'orchestra (solo archi) esprime l'angoscia di Belmonte con rapide discese che conducono verso accordi dissonanti, modulazioni, cadenze evitate. Più distesa la frase di Konstanze, assecondata da accordi più fermi dell'orchestra. Il Duetto "Meinetwegen sollst du sterben!" è un Andante in 3/4 in Si bemolle Maggiore. Morire con l'amato o con l'amata è una estasi beata ("seliges Entzücken"): si può lasciare questo mondo nella gioia di amorosi sguardi. Al tema inquieto e dolcemente sofferto del tenore risponde il soprano, con accenti imploranti e un'animazione crescente (determinata dalla strumentazione e dall'armonia), culminante nella doppia affermazione "Wonne ist mir dies Gebot" ("Delizia è per me quest'ordine") che conduce al secondo tema, in Fa Maggiore, caratterizzato dal canto a due voci, dapprima parallelo e poi in imitazione. A batt.55 la ripresa di questo pezzo che nuovamente ripropone la forma bitematica bipartita. A batt.95 inizia un Allegro in Si bemolle Maggiore, che esalta il concetto della letizia nella sofferenza condivisa, espressa anche (ad es. alle batt. 125-133) con agilità a due voci, rese ancor più dinamiche dalle sincopi e dalle figurazioni acefale.
- Nella scena VIII (parlato) vengono introdotti anche Pedrillo e Blonde; ancora una volta Pedrillo è dominato dalla paura, mentre Blonde ostenta indifferenza.
- Nella scena ultima (parlato) avviene il colpo di scena: Selim decide di lasciare liberi i quattro prigionieri, affinché Belmonte possa andare da suo padre a raccontare come una ingiustizia può essere ripagata con un atto di clemenza, piuttosto che con la vendetta. L'auspiscio del Pascià è che il giovane divenga migliore del padre. Osmin dovrà rinunciare a Blonde, perché la grazia raggiunge anche la ragazza e Pedrillo.
- Il pezzo conclusivo, n.21a, Vaudeville Nie werd'ich deine Huld verkennen, è cantato dai cinque protagonisti nella forma del vaudeville: con questa parola si intendeva, all'epoca di Mozart, un finale d'opera nel quale ogni personaggio canta una strofa, alternata ad un refrain di tutti (la parola vaudeville, dal francese voix de ville, cioè voci di città, è stata usata anche con altri significati in altre epoche della storia della musica). Ognuno dei quattro esalta la magnanimità del Pascià, mentre Osmin torna a ripetere le sue intenzioni goffamente truculente riguardo il destino dei prigionieri. I quattro ribadiscono quanto sia odiosa la vendetta e quanto sia nobile il perdono. La frase ariosa e solare di Belmonte è ripresa dai cinque solisti:
poi Konstanze, Pedrillo e Blonde ripetono la stessa melodia nelle loro successive entrate; sull'ultima frase di Blonde si sovrappone però Osmin, che riprende in modo caricaturale la melodia dei quattro, per poi risolverla nella citazione dell'ultima parte della sua Aria n.3 del I atto (con le stesse parole). Ad Osmin rispondono i quattro, riprendendo la precedente idea tematica, resa però dapprima più solenne ed incisiva dall'andamento sostenuto e dalla scrittura orchestrale drammaticamente evidente, poi più interiormente lirica. A Konstanze è affidata l'ultima ripresa della strofa del vaudeville, mentre il refrain del quartetto conduce direttamente al pezzo n.21b, Coro dei Giannizzeri Bassa Selim lebe lange: il trionfo del Pascià, inneggiato dai suoi sudditi. La musica finale richiama nello stile, nella strumentazione "turca" ed anche nella tonalità di Do Maggiore il Coro n.5b del I atto, ma anche l'Ouverture, dando all'opera un senso di superiore unità formale ed espressiva.
Esercitazioni per il corso di maestro collaboratore
Si possono eseguire le seguenti esercitazioni:
- lettura ritmica della musica, accompagnata dal gesto, con attenzione allo stacco del tempo e all'unità di movimento; all'articolazione dei suoni; al fraseggio ritmico; non occorre leggere il nome delle note, basta scandire alcune sillabe comode per l'articolazione;
- lettura ritmica del testo;
- lettura melodica con la voce, accompagnata dal gesto, della parte superiore e poi anche delle altre parti, preferibilmente senza aiuto del pianoforte; con attenzione alle dinamiche; dapprima con sillabe comode, poi con le parole;
- studio della partitura d'orchestra;
- direzione;
- studio pianistico della riduzione per canto e pianoforte;
- esecuzione pianistica sotto direzione (curata dal docente oppure da un/a compagno/a di studi).
|